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Facile da preparare e buona con qualsiasi condimento, la pizza è uno degli alimenti più consumati ogni giorno in tutto il mondo.
Leggera, nutriente e sana, costituisce un ottimo pasto, pranzo, spuntino o cena, seguendo, quando non si eccede con i condimenti, le regole della dieta mediterranea.
Il nostro paese rivendica l’invenzione di questo prodotto che è presente su tutto il territorio nazionale con variazioni di stile spesso significative da regione a regione, in linea con le tradizioni gastronomiche locali.
Così in Trentino Alto Adige troviamo la pizza tirolese con speck, pancetta e cipolla, nelle località di mare abbiamo delle ottime pizze allo scoglio, in Sicilia troviamo la pizza con sarde e caciocavallo, in Liguria con olive, pomodorini e cipolle, in Veneto quella con porchetta veneta. Anche la consistenza e la preparazione della pasta variano di regione in regione; dalla sottile e fragrante napoletana a quella milanese più croccante e biscottata oppure ancora la pizza al taglio di Roma.
All’estero, invece, la pizza diventa spesso un contenitore neutro sul quale abbinare prodotti anche molto diversi fra loro: l’unico limite è dato da fantasia e gusto personale. Alcune grandi catene di distribuzione non propongono tante pizze diverse, ma offrono ai clienti la possibilità di customizzarle con altri ingredienti, rendendo la varietà quasi illimitata.
Alla base italiana, rappresentata dalla classica margherita, che prevede solo pomodoro, mozzarella e qualche fogliolina di basilico, o dalla marinara, condita solo con pomodoro, aglio, olio e origano, si aggiungono così ingredienti e specialità tipiche di ciascun paese. La pizza, quindi, non solo viene accolta di buon grado in ogni angolo del globo, ma viene reinventata e presentata in mille modi per soddisfare le esigenze di gusto e spesso anche l’estro di avventori e ristoratori.
Le varianti di pizza made in USA sono quelle a noi più familiari: pizze ampie e con uno spessore a metà tra la nostra pizza al taglio e quella tonda al piatto, spesso arricchite con salse, che i personaggi delle nostre serie tv preferite, o di noti film del grande schermo, gustano con piacere in numerose occasioni.
È noto che uno dei condimenti preferiti dagli americani è rappresentato dalla classica pepperoni, un particolare tipo di salame piccante di dubbia origine italiana, ma ogni cittadina americana ha il proprio stile e così sono nate la New York style, la Californian style fino ad arrivare alle celebre Deep dish o Chicago style, una pizza che sembra una crostata, con tanto di bordo rigido, e che viene cotta in teglia.
Una pizzeria di Brooklyn annovera una particolare curiosità. La pizza viene consegnata all’interno di una scatola costituita anch’essa di pizza. E che dire del pizza burger? Un hamburger avvolto in un triplice strato di salame, mozzarella e pasta di pizza. Il tutto è poi infornato e ricoperto di pomodoro, formaggio e salame.
In Sud America, il Brasile vanta il primato di un numero immenso di pizzerie diffuse nelle grandi città. Lo stile brasiliano presenta una pizza abbastanza sottile con bordo pronunciato e una buona varietà di condimenti, a volte anche abbastanza arditi: il manzo alla Stroganoff è tra quelli più popolari. Nel campo dei formaggi non si può non citare il catupiry, un formaggio cremoso aggiunto spesso alla pizza.
Il Giappone è la nazione orientale che più si attiene alla tradizione italiana: le pizzerie napoletane sono molto diffuse e non è per niente raro trovare pizze senza nulla (o quasi) da invidiare alle sorelle partenopee. Le pizze servite nei locali giapponesi sono piccole ed estrose, con il mais che regna sovrano tra i condimenti e che spesso è fornito come extra.
In Sudafrica una componente dolce è quasi sempre presente in ogni tipo di pizza; l’ananas è molto richiesto insieme a una buona quantità di salse.
La Corea tiene banco grazie a pizze stese parecchio alte, con cornicione biscottato e un utilizzo di condimenti tra i più disparati: dalla frutta alla carne, fino alle sempre presenti patate dolci. Il formaggio è utilizzato appositamente per creare la cosiddetta cheese crust, con una distribuzione massiccia su tutto il disco di pasta.
Tornando in Europa notiamo che, nonostante la minore distanza chilometrica dal nostro Paese, la pizza viene proposta in stili piuttosto estrosi. Il Nord Europa apprezza il connubio dolce-salato di ananas, banane e curry come protagonista di una delle pizze più riuscite.
Nei paesi dell’Est la pizza si fa decisamente sostanziosa con abbondanti quantità di cipolla, peperoni, panna acida, formaggi vari e altro ancora.
In Inghilterra può capitare che alcune pizze contengano i capisaldi dell’English breakfast per cui vengono condite con fagioli, salsicce e uova, ma anche patate, funghi, bacon.
Germania e Spagna non sono da meno nel deliziare i consumatori con alcune pizze in apparente stile italiano ma con condimenti per noi del tutto insoliti. Oltre alle classiche e intramontabili Calabrese con salame piccante, Bolognese con ragù e Hawaiana con ananas, troviamo la pizza pasta con vermicelli conditi, distribuiti sul disco di pasta e coperti di formaggio. Non può mancare la carbonara con l’immancabile aggiunta di panna a uova e bacon.
Tutti adorano la pizza e la sua diffusione è dovuta alla sua versatilità. È la risposta perfetta per chi può dedicare poco tempo al pranzo, un’ottima occasione per riunirsi con gli amici e la soluzione ideale per una tranquilla serata in casa da soli o in famiglia.
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